All’interno del progetto Ecosistemi dell’Innovazione finanziato dal Pnrr, l’Università dell’Insubria gestirà direttamente 9 milioni di euro. Questi fondi saranno impiegati per l’assunzione di nuovo personale di ricerca e per l’emanazione di bandi a cascata dedicati alle imprese del territorio.
“Il nostro progetto all’interno di Ecosistemi dell’Innovazione -spiega la professoressa Barbara Pozzo, responsabile scientifico dello Spoke presentato dall’Insubria – è dedicato all’industria della cultura e del turismo e rappresenta una reale occasione di crescita per l’Università e per il suo territorio. Potremo infatti investire una buona parte delle risorse erogate per attivare bandi a cascata con le imprese, rendendo anche possibili interazioni con altri progetti già in essere, come quello di Como Città Creativa Unesco”.
Il professor Mauro Fasano, delegato del Rettore all’Innovazione e al trasferimento tecnologico aggiunge: “La partecipazione a questo Ecosistema dell’Innovazione testimonia il grande impegno dell’Insubria per la terza missione. Abbiamo la possibilità di attivare nuove collaborazioni e di implementare quelle importanti già in essere, come per esempio con Fondazione Città Studi di Biella e con ComoNext, l’incubatore certificato che è convenzionato con l’ateneo”. I complimenti per l’ottimo lavoro svolto per raggiungere un risultato così importante sono arrivati dal rettore Angelo Tagliabue.
Uninsubria partner di Ecosistemi dell’Innovazione
Il progetto rientra nella proposta, finanziata dal Ministero dell’Università e della Ricerca, presentata dal Politecnico di Torino insieme a una rete di 24 partner pubblici e privati “NODES-Nord Ovest Digitale E Sostenibile”, che porterà 110 milioni di euro sul territorio di Piemonte, Valle d’Aosta e sulle province della Lombardia di Como, Varese e Pavia e 15 milioni di euro per attività di ricerca e bandi a cascata a favore delle regioni del Sud del Paese.
L’obiettivo è la costituzione di uno degli 11 Ecosistemi dell’Innovazione che il Ministero ha individuato al fine di supportare la crescita sostenibile e inclusiva dei territori di riferimento in quella che viene identificata come la doppia transizione digitale ed ecologica.