Cassa integrazione, dati in chiaroscuro. Risale e non poco nel Comasco la richiesta di ore rispetto al mese scorso, ma si conferma il trend in diminuzione rispetto a un anno fa. Lo rileva il 5° rapporto della Uil del Lario sul ricorso agli ammortizzatori sociali nel mese di maggio.
Nel confronto tra maggio di quest’anno con il mese precedente, quindi con aprile, l’incremento è dell’81,2% in provincia di Como. Mentre si osserva un calo del 48,3% rispetto a maggio 2021.
Analizzando i primi 5 mesi dell’anno e paragonandoli con lo stesso periodo di un anno fa il calo è evidente in tutti i settori produttivi: a partire da tessile e meccanico-metallurgico, i due distretti principali e poi anche nell’industria, edilizia, artigianato e commercio.
Infine il rapporto rileva che i lavoratori in cassa integrazione nel periodo gennaio-maggio 2022 nel territorio comasco sono 3.764 (-10.480 rispetto a allo stesso periodo dello scorso anno).
La Uil del Lario: “inizia a pesare il conflitto in Ucraina”
“Riemerge la richiesta di ore di cassa integrazione nel mese di maggio, questo denota che inizia a pesare sull’economia e il mercato del lavoro il conflitto in Ucraina” sottolinea il segretario generale della Uil del Lario Salvatore Monteduro. “E’ soprattutto la richiesta di cassa ordinaria ad aumentare. Questo ammortizzatore è connesso alle difficoltà congiunturali dell’azienda. Come quelle legate al rialzo dei prezzi energetici e al reperimento delle materie prime. Cresce anche la straordinaria – aggiunge Monteduro – utilizzata dalle aziende per difficoltà più strutturali. Ciò significa che è in atto un processo di riorganizzazione, che deve essere accompagnato – conclude – con politiche attive per il reinserimento di chi perde il posto di lavoro”.