(ANSA) – ROMA, 22 GIU – Nei primi cinque mesi di quest’anno, i Carabinieri del Comando provinciale di Rieti e del Nucleo ispettorato del Lavoro, hanno denunciato alla Procura della Repubblica del capoluogo sabino 119 persone per l’indebita percezione del Reddito di cittadinanza. "Si tratta del frutto dell’attività informativa svolta, grazie alla conoscenza del territorio e delle persone che lo abitano – riferisce lo stesso Comando provinciale dell’Arma -, dalle Compagnie di Cittaducale, Poggio Mirteto e Rieti e della competenza nel particolare settore del citato reparto speciale, sotto il coordinamento del Comandante del Reparto Operativo". Nella maggior parte dei casi i Carabinieri hanno appurato come l’illecito sia stato commesso attraverso la presentazione di dichiarazioni e documenti falsi, oppure omettendo di comunicare informazioni che avrebbero impedito di ottenere il Reddito di cittadinanza. In altri casi, invece, i titolari, dopo essersi assicurati senza averne titolo la concessione del beneficio, non hanno comunicato le variazioni del proprio reddito o patrimonio. Le indagini compiute dai Carabinieri hanno consentito di bloccare l’indebita percezione di oltre 703mila euro. Il danno stimato per l’erario, scongiurato dai controlli, supera ben oltre il milione e mezzo di euro. Tra i casi più eclatanti quello di una donna, denunciata dal Nucleo operativo e radiomobile di Cittaducale (Rieti), che pur beneficiando del Reddito di cittadinanza deteneva e utilizzava un’auto di lusso del valore di circa 50mila euro e viveva in una villa a Roma, del valore di circa 700mila euro, intestata al suo compagno. (ANSA).