(ANSA) – SAVONA, 21 GIU – E’ partita da Altare (Savona) l’edizione 2022 dell’Appennino Bike Tour, campagna organizzata da Legambiente e Vivi Appennino che unisce sport e turismo sostenibile per scoprire le bellezze dell’ entroterra italiano. La quinta edizione del viaggio in bici lungo l’Italia terminerà ad Alia (Palermo) il 21 luglio dopo 3100 chilometri attraverso 14 regioni, 300 Comuni e 26 aree protette. In 44 comuni sono disponibili anche postazioni ciclo-officina e di ricarica per le e-bike. Il progetto si avvale del patrocinio dei ministeri della Transizione Ecologica, dei Trasporti e della Mobilità Sostenibili, del Turismo, dell’Anci, Confcommercio e Federparchi. Oggi ad Altare al Museo del Vetro, alla presenza del sindaco Renato Briano, la prima pedalata ufficiale nel centro cittadino e nei punti di maggiore interesse dei cicloamatori, con la partecipazione di Omar Di Felice, ciclista che ha da poco concluso il giro del mondo artico. Due le novità dell’edizione 2022. La prima è l’organizzazione di itinerari cicloturistici aperti a tutti alla scoperta di monumenti, bellezze naturalistiche e piccole realtà territoriali con produzioni di qualità a km zero; la seconda è l’app CicloAPPennino che fornisce informazioni su oltre 300 punti di interesse che si incontrano lungo il tracciato ma anche informazioni sulle caratteristiche tecniche del percorso. "La Ciclovia dell’Appennino è un esempio tangibile di buona collaborazione fra volontariato, imprenditoria privata e pubblica amministrazione – dice Sebastiano Venneri, portavoce nazionale Legambiente -. Abbiamo lavorato con i Comuni interessati e con il ministero per disegnare un percorso meraviglioso che tocca luoghi preziosi e fragili. Grazie al contributo di Misura siamo riusciti ad attrezzarla facendone un prodotto turistico unico. Ci auguriamo che il modello messo a punto possa essere replicato". È stata presentata inoltre la guida cartacea "Appennino Bike Tour", che racconta la ciclovia tappa per tappa, edita da Mondadori e curata da Sebastiano Venneri con la prefazione di Francesco Guccini, il cantautore e poeta che ha scelto da tempo l’Appennino tosco emiliano come sua residenza preferita. (ANSA).