Il tessile traina le esportazioni in provincia di Como. Il primo trimestre dell’anno evidenzia una crescita del 41% per le vendite all’estero del comparto. Un dato che si inserisce in un bilancio positivo complessivo della regione Lombardia, come evidenziato dal rapporto sul periodo da gennaio a marzo diffuso da Unioncamere e Regione.
Le vendite verso i principali paesi di destinazione delle merci lombarde registrano incrementi in molti casi a due cifre. Risultati incoraggianti verso tutte le aree geografiche. Nell’area dell’Unione Europea l’export è cresciuto nel trimestre del 26%. Il dato relativo all’America settentrionale indica una crescita del 37,5%. Per quanto riguarda l’area europea extra Ue, la crescita è del 16,7%.
Analizzando nel dettaglio, resta determinante l’export verso la Germania, con una crescita del 30,3%, la Spagna (+28,2%) e la Francia (+19,3%). Svizzera (+20,6%), Regno Unito (+19%) e Turchia (+18,1%) sono i più importanti tra i Paesi non appartenenti all’Unione Europea.
Segno meno per le esportazioni in Russia, in calo del 5,6% da gennaio a marzo, periodo segnato dall’avvio del conflitto con l’Ucraina. “L’impatto della crisi Russo-Ucraina non è pienamente riflesso in questi dati sia perché le sanzioni sono entrate in vigore nel corso del trimestre sia perché vi erano già provvedimenti restrittivi sulla Federazione Russa”, precisano Unioncamere e Regione.
Asia orientale a tre velocità, con Cina in crescita moderata (+9,9%) e Hong-Kong in flessione (-7,9%). Giappone (+26,5%) e Corea del sud (+20,3%) in forte crescita.
L’incremento a due cifre interessa tutte le provincie lombarde, che mostrano differenze sostanziali in base alle tipologie di prodotto più esportate. I prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori danno il maggior contributo positivo alle esportazioni di Como, con una crescita del 41%.