(ANSA) – ROMA, 20 GIU – Dopo la storica vittoria del candidato di sinistra Gustavo Petro alle elezioni presidenziali in Colombia, i leader latinoamericani hanno voluto esprimere le loro congratulazioni al successore di Ivan Duque alla guida del Paese. I messaggi di auguri sono giunti innanzitutto da leader del suo stesso orientamento politico, ma non sono mancate le congratulazioni anche dai conservatori della regione. Uno dei primi ad esprimersi è stato il presidente del Messico, Andrés Manuel López Obrador. "Il trionfo di Gustavo Petro è storico. I conservatori della Colombia sono sempre stati tenaci e duri", ha scritto su Twitter. "Il trionfo di oggi può essere la fine di quella maledizione e l’alba per quel popolo fraterno e degno". Saluti sono giunti anche dalla Bolivia, con le parole del suo presidente Luis Arce. "Le nostre congratulazioni al fratello Petro e alla sorella Francia Márquez", prima vicepresidente afro-discendente in Colombia. "Si rafforza l’integrazione latinoamericana", ha scritto in un tweet. La vittoria di Petro "convalida la democrazia e assicura il percorso verso un’America Latina integrata", ha affermato il presidente argentino Alberto Fernandez. "Ho appena parlato con Petro per congratularmi con lui per la sua vittoria", ha scritto su Twitter il capo di stato cileno Gabriel Boric. "Lavoreremo insieme per l’unità del nostro continente nelle sfide di un mondo in rapido cambiamento". Per la prima volta è giunto il saluto anche del presidente del Venezuela, Nicolás Maduro. I due Paesi si sono infatti resi protagonisti negli scorsi anni di tensioni che hanno portato anche alla rottura delle relazioni diplomatiche. "E’ stata ascoltata la volontà del popolo colombiano, uscito per difendere la via della democrazia e della pace. Nuovi tempi sono in vista per questo paese fratello", ha detto Maduro. Congratulazioni per la vittoria di Petro sono giunte anche da alcuni leader conservatori come il presidente di Panama Laurentino Cortizo e dall’Ecuador, il presidente Guillermo Lasso che ha ribadito "la volontà del governo di rafforzare l’amicizia e la cooperazione". (ANSA).