Dati e ballottaggio. Non nascondono la delusione perché entrambi puntavano ad un risultato migliore. I candidati sindaco di Como Adria Bartolich (Civitas e Il bene Comune) e Fabio Aleotti (Como in Movimento Stop Inceneritore) commentano i dati e guardano al ballottaggio senza dare indicazioni. O meglio, Aleotti spiega che sono ancora in corso le valutazioni mentre Bartolich annuncia che lascerà libertà di scelta.
Quest’ultima con 1.095 voti si è fermata al 3,66%. “Il risultato non è quello che ci aspettavamo, avevamo riscontri diversi – ha ammesso – l’astensionismo ha penalizzato e su questo tutti devono fare un ragionamento. Sono comunque dell’idea che occorre fare una verifica a tutela di tutti. Di problemi, lo abbiamo visto tutti, ce ne sono stati”. E sul ballottaggio spiega: “Noi uniamo due liste civiche che raccolgono diverse sensibilità quindi non daremo indicazioni di voto e lasceremo libertà di coscienza ai nostri elettori”.
Dal canto suo Aleotti (158 voti, 0,53%) commenta: “Pensavamo a un risultato migliore, abbiamo pagato la partenza in ritardo della campagna elettorale, ci siamo presentati all’ultimo e il tempo è stato poco” chiarisce. Aggiungendo di non sentirsi penalizzato dalla mancanza del simbolo dei 5 Stelle e ribadendo che il partito che ha davvero vinto è stato quello dell’astensione.
Sul ballottaggio spiega: “Intanto attendiamo la conferma ufficiale. Siamo una lista civica progressista più vicina ai valori della sinistra ma con Minghetti – è noto – non abbiamo trovato delle convergenze su temi importanti come il secondo lotto della tangenziale e il tema della privatizzazione degli asili nido”. “Le valutazioni – conclude – sono in corso”.