La manifestazione del 2022 raduna, complessivamente, 2.173 espositori di cui 600 giovani designer under 35. Oltre 800 gli eventi invece del Fuori Salone che portano quindi il design nei quartieri del capoluogo lombardo.
“I like the fact that is back, I like that Milan is back”. “Mi piace che sia tornato il Salone. Che Milano sia tornata”, dice un buyer parigino e aggiunge “vengo ogni anno”. Il 27% degli espositori è straniero. Tanti in visita da Europa, Stati Uniti e Canada, ma anche da Arabia Saudita, India, Sud Est Asiatico e Estremo Oriente. Bassa invece la presenza degli operatori cinesi (bloccati dalla nuova ondata di Covid) e di quelli russi. “La pandemia e lo scenario internazionale ci impongono una riflessione profonda sul senso di questa sessantesima edizione” ha detto Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile di Milano.
“L’entusiasmo è la prima cosa che ho notato quest’anno” dice un’altra visitatrice. Nei padiglioni, l’eccellenza della tradizione e i concetti dell’innovazione. “Non solo una fiera quindi, ma un salone, un evento importante e simbolico collegato con il territorio” ha detto Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico. “Il 2021 per la filiera legno-arredo, è stato un anno al di sopra delle aspettative, con un fatturato alla produzione di oltre 49 miliardi di euro. Numeri che premiano la qualità dei prodotti italiani e parlano di un ritrovato interesse per l’ambiente domestico, spinto, nel mercato nazionale, anche dai bonus edilizi messi in campo dal Governo” spiega Claudio Feltrin, Presidente di FederlegnoArredo.