Una manovra considerata sbagliata, un diverbio tra automobilisti degenerato in un pericoloso inseguimento sull’autostrada A9 Lainate-Como-Chiasso e quindi in una brutale aggressione in mezzo alla strada, in via Asiago a Como. La polizia di Stato, ha arrestato un 32enne di Milano, accusato di lesioni aggravate. Ferito e con una prognosi di 15 giorni l’uomo aggredito.
La segnalazione
Le prime segnalazioni al numero unico di emergenza 112 di una lite in strada sono arrivate attorno alle 17.10 di ieri. Gli agenti delle volanti della questura di Como sono subito intervenuti in via Asiago, dove hanno trovato la vittima e anche alcuni testimoni che hanno raccontato l’accaduto. In base a quanto ricostruito, sull’A9, a poca distanza dall’uscita di Como Lago, tra i conducenti di due veicoli sarebbe nato un diverbio, iniziato quando uno avrebbe tagliato la strada all’altro. E’ seguito un sorpasso e qualche manovra pericolosa fino all’uscita dell’autostrada. In via Asiago, il conducente della Micra avrebbe affiancato il “rivale”, lo avrebbe superato a destra e poi gli avrebbe sbarrato la strada, costringendolo a fermarsi.
La ricostruzione
L’automobilista alla guida della Micra è sceso dall’auto e avrebbe iniziato a spaccare a calci e pugni lo specchietto e i finestrini dell’altra vettura, prima di prendere a pugni il conducente. L’uomo è sceso dalla macchina ma è stato nuovamente colpito, buttato a terra e poi preso a calci e pugni. Un passante ha filmato con il cellulare ed è stato a sua volta aggredito dal conducente della Micra che gli ha buttato a terra il telefono.
L’arresto
Un altro automobilista ha contattato intanto la polizia spiegando che aveva seguito la Micra, che si era allontanata in direzione di Cernobbio ed era entrata a Villa d’Este. Gli agenti delle volanti sono entrati nella struttura e hanno in effetti trovato l’auto. Il conducente, un 32enne milanese, ha ammesso l’aggressione. E’ stato portato in questura e arrestato per lesioni aggravate dai futili motivi. La vittima, soccorsa e portata in ospedale, ha una prognosi di 15 giorni per le ferite al volto e altri traumi. Denunciato per favoreggiamento anche un operatore di Villa d’Este che ha dichiarato alla polizia che l’auto che stavano cercando non era nella struttura.
Processato oggi con rito direttissimo, il 32enne ha chiesto i termini a difesa e ha l’obbligo di firma fino alla prossima udienza, il 15 luglio. Ha ammesso le sue responsabilità e si è impegnato a risarcire i danni.