(ANSA) – PALERMO, 09 GIU – "Mi ritiro dalla competizione elettorale, non sono più in corsa, nell’ipotesi remota di una elezione non accetterei". Lo ha annunciato al gip, nel corso dell’interrogatorio di garanzia, Pietro Polizzi, candidato di Forza Italia al Consiglio Comunale di Palermo arrestato, ieri, insieme al costruttore mafioso Agostino Sansone con l’accusa di scambio elettorale politico-mafioso. Davanti al Gip hanno negano l’esistenza del patto elettorale illecito, sostengono che la trascrizione dell’intercettazione che li ha fatti finire in carcere non sia del tutto fedele al contenuto della conversazione, dicono di conoscersi da anni, ribadiscono che quel "se sono potente io, siete potenti anche voi" era solo un modo per millantare potere. Sansone ha a lungo parlato dei problemi di salute che lo affliggono e entrambi hanno detto di conoscersi e frequentarsi da molto tempo. Davanti alla contestazione della frase ""se sono potente io, siete potenti anche voi" , pronunciata da Polizzi, e ritenuta dai pm, coordinati da Paolo Guido, l’elemento chiave del patto politico-mafioso stretto col costruttore storico alleato del boss Totò Riina, l’indagato ha detto: "è il mio modo di parlare", facendo intendere che dietro l’espressione c’era il tentativo di farsi bello con Sansone. Di diverso avviso procura e gip che l’hanno ritenuta fondamentale per la contestazione del reato di scambio elettorale tanto da intervenire tempestivamente con la misura cautelare prima delle elezioni di domenica prossima nel timore che "il diritto-dovere di voto fosse trasfigurato in merce di scambio assoggettata al condizionamento e all’intimidazione del potere mafioso". (ANSA).