(ANSA) – CAGLIARI, 08 GIU – Si è aperto davanti alla giudice del Tribunale di Cagliari, Alessandra Tedde, il processo nei confronti di Michele Tronci, 62 anni di Nurchi, accusato di truffa ai danni dell’associazione Gruppo d’intervento giuridico (Grig) per l’acquisto di parte delle dune di Chia, sulla costa del sud Sardegna, che gli ambientalisti volevano comprare per proteggerle da eventuali speculazioni. La vicenda risale al 2018, quando il Grig, attraverso una sottoscrizione pubblica, avviò le pratiche per l’acquisto di quattro ettari di dune e sabbia a Su Giudeu, a due passi dal mare cristallino di Domus de Maria, per evitare che finissero nelle mani di privati. L’area in questione, però, si è scoperto poi, era già passata al demanio pubblico, dunque ormai tutelata dallo Stato. L’imputato, assistito dall’avvocata Giulia Lai, si è sempre difeso sostenendo di aver agito in buona fede, sicuro che il terreno fosse di sua proprietà e che l’avrebbe venduto agli ambientalisti ("e non ad un gruppo di arabi") per tutelarlo. Invece per il pubblico ministero che ha coordinato l’inchiesta, Daniele Caria, Tronci avrebbe ingannato il Grig esibendo una sentenza e le volture catastali pur sapendo del fatto che l’area era ormai demaniale, riuscendo così ad intascare 30 mila euro. Questa mattina la giudice Tedde ha ammesso la costituzione di parte civile dell’associazione ambientalista con l’avvocata Rosalia Pacifico, mentre si è riservata di decidere sull’ammissione del suo presidente, Stefano Deliperi, che ha chiesto di potersi costituire in proprio con l’avvocata Susanna Deiana. A questa ipotesi si è opposta l’avvocata Lai, sostenendo che si tratterebbe di una duplicazione della richiesta risarcitoria visto che il contratto sarebbe stato firmato da Deliperi in qualità di presidente del Grig. Una tesi condivisa anche dall’accusa, mentre l’avvocata Deiana ha rimarcato che il proprio assistito avrebbe subito anche un danno personale dall’intera vicenda. Il Tribunale scioglierà la riserva l’11 luglio, solo dopo potrà prendere il via il dibattimento. (ANSA).