(ANSA) – ROMA, 07 GIU – Le famiglie di Giulio Regeni e Mauro Paciolla insieme a Roma per una serata di cinema che punta a far riflettere sui lati oscuri del potere e ricordare le sue vittime. Dopo l’apertura a Piazza San Cosimato, il Cinema in Piazza accende i proiettori dal 9 giugno anche al Parco della Cervelletta di Roma (Tor Sapienza) e lo fa con una serata di impegno civile -in collaborazione con Confronti – che porta per la prima volta sul grande schermo in Italia, di "The Dissident", il docu di Bryan Fogel dedicato a Khashoggi. Sul palco, insieme all’avvocato Alessandra Ballerini, Ascanio Celestini, Beppe Giulietti e Roberto Fico. "Vogliamo sollecitare il dibattito su temi politici e sociali e continuare a tenere alta l’attenzione su vicende drammatiche per le quali ancora si chiede verità e giustizia e si attende una risposta dalle istituzioni", dice la vicepresidente del Piccolo America Giulia Flor Buraschi. A San Cosimato arriveranno i primi due ospiti internazionali: il 10 giugno il tedesco Volker Schlöndorff, premio Oscar e Palma d’Oro per "Il tamburo di latta" (1979), presenterà, in dialogo con il direttore del Bifest Felice Laudadio, "L’inganno" ("Die Fälschung"), film del 1981 con una storia ambientata in Libano durante la guerra civile tra falangisti cristiani da una parte, musulmani e palestinesi dall’altra. L’11 giugno sarà la volta del premio Pulitzer David Mamet, due volte candidato all’Oscar, che con Antonio Monda introdurrà "La casa dei giochi", la sua opera prima premiata a Venezia nel 1987. Centrali, nel programma del Cinema in Piazza, le retrospettive dedicate ai maestri della storia del cinema e agli autori contemporanei e anche quest’anno ce n’è per tutti i gusti, da Hitchcock (si parte l’ 8 giugno a Piazza San Cosimato con "Rebecca – La prima moglie" ) al cileno Pablo Larraín (il 9 con "Fuga" ), a Francesca Archibugi (il 12 c’è "Verso sera"). E ancora, il 10 giugno al Parco della Cervelletta, parte la retrospettiva dedicata a Paweł Pawlikowski, con due docu inediti: "From Moscow To Pietushki" (1990) e "Serbian Epics" (1992). Omaggio anche al danese Thomas Vinterberg, tra i firmatari, con Lars von Trier, di Dogma 95, il manifesto che scompaginò le regole del cinema non solo europeo. (ANSA).