Como invasa dai turisti. “Il settore dell’ospitalità è al completo, sul Lario sono tornati i visitatori stranieri. C’è ottimismo”. Parole di Giuseppe Rasella che per la Camera di Commercio di Como e Lecco si occupa di turismo.
Como invasa dai turisti
Il ponte del 2 giugno in Italia, unito al lungo weekend di Pentecoste in Svizzera e Germania, ha messo in moto flussi importanti e il Lago di Como si conferma meta gettonata. La dimostrazione arriva dalle code chilometriche per acquistare un biglietto della navigazione o alla funicolare. Dalle attese per accaparrarsi un tavolino nei ristoranti e nel bar. Il bel tempo ha dato un ulteriore impulso alla voglia di mettersi in viaggio. Una voglia via via confermata dalle vacanze pasquali e poi nei ponti primaverili.
“Questi giorni hanno fornito segnali incoraggianti – aggiunge Rasella – i turisti stranieri sono tornati. Non parliamo solo di europei ma anche di ospiti internazionali. Si confermano i mercati di riferimento storici, Germania e Svizzera, ma anche Regno Unito e americani”.
Ancora presto per snocciolare numeri, i primi bilanci si faranno più avanti ma basta osservare la città per rendersene conto. “Le code alla Navigazione sono un termometro per capire l’andamento turistico a Como – dice ancora Rasella – ma allo stesso tempo non forniscono un bel biglietto da visita. Non possiamo lasciare le persone sotto il sole in questo modo senza prevedere nulla. Il turista che trova servizi (oltre alle bellezze naturali) torna e consiglia la destinazione”.
Secondo l’esponente della Camera di Commercio serve una migliore organizzazione in termini di trasporti, infrastrutture, valorizzazione del territorio. Quindi una velata critica. “Questi due anni di pandemia – dice in chiusura – dovevano servire a farci trovare più attrezzati al momento del ritorno dei turisti”.
Infine una riflessione sulla capacità di spesa di chi soggiorna in città e nelle località del lago. “La mia percezione è buona, chi arriva vuole uscire, fare acquisti, visitare luoghi simbolo – conclude l’esponente dell’ente di via Parini – Magari riduce leggermente il soggiorno ma una volta arrivato a destinazione non risparmia e le ricadute sono positive per tutto il comparto ricettivo”.