(ANSA) – GINEVRA, 03 GIU – Diciannove civili sono stati uccisi in Yemen durante i due mesi di tregua recentemente rinnovati, per lo più a causa di mine o ordigni inesplosi. Lo ha reso noto l’Onu. Il cessate il fuoco, iniziato il 2 aprile, all’inizio del Ramadan, è stato esteso per altri due mesi. La tregua ha in gran parte retto, anche se il governo e i ribelli huthi sostenuti dall’Iran si sono scambiati accuse per le violazioni. E il bilancio delle vittime registrato tra il 2 aprile e il 1° giugno mostra "la minaccia" che mine e ordigni improvvisati inesplosi "rappresentano per i civili, spesso per lunghi periodi di tempo, causando morte o gravi lesioni", ha dichiarato l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani. Tre bambini sono stati uccisi in questo modo durante la tregua, mentre altri 12 sono rimasti feriti, secondo quanto riporta l’Unhcr. Dal 2014 il conflitto ha ucciso centinaia di migliaia di persone e ne ha lasciate milioni sull’orlo della carestia. Più di quattro milioni di persone sono sfollate e 19 milioni rischiano di soffrire la fame quest’anno, avvertono le Nazioni Unite. (ANSA).