Un braccio di ferro con il Comune di Como sulla concessione che si trascina da anni. Un bando di Palazzo Cernezzi. Un esposto all’Anac, l’autorità anticorruzione. E una certezza: le attività del Colisseum in via del Dos termineranno il prossimo 31 luglio. Un disagio per centinaia di utenti, compresi pazienti cronici che seguono percorsi terapeutici.
La concessione
La Cooperativa sociale Colisseum gestisce dal 1995 palestra, piscina e centri diurni per disabili di via del Dos. La chiusura è l’epilogo di una vicenda che si trascina dal 2015. “Quell’anno è scaduta la concessione a Colisseum per l’utilizzo della struttura comunale”, fa sapere la cooperativa. “Da quel momento Colisseum ha continuato a garantire i servizi in virtù delle proroghe rilasciate di anno in anno dal Comune di Como”, aggiunge. “Nel 2018 è stato presentato anche un progetto di ristrutturazione – dice ancora – Proposta che è stata bocciata dall’amministrazione comunale di Como. Il Comune ha deciso nel 2021, di pubblicare un bando di gara per trovare un nuovo gestore a via del Dos”.
Il bando
“Le criticità emerse dal bando ci hanno impedito di fare un’offerta e ci siamo visti costretti a presentare un esposto ad Anac”, precisa Colisseum. La gara pubblica è stata temporaneamente sospesa in attesa di giudizio. Il presidente della Cooperativa Gabriele Romanò attacca: “Ritengo inaccettabile l’idea e ingiusta la decisione di fare chiudere il centro”. “Questo comporta l’interruzione di servizi alla persona essenziali e non sostituibili per l’utenza che vi afferisce”, aggiunge. Il riferimento è in particolare a “soggetti fragili: disabili, bambini, anziani, persone che stanno effettuando percorsi di recupero psicofisico”.
Il Comune
“Il Comune di Como ha gestito correttamente la concessione degli impianti sportivi di via Del Doss nel rispetto della normativa vigente”, risponde però Palazzo Cernezzi. “Dopo l’esposto di Colisseum la gara in corso è stata temporaneamente sospesa”, aggiunge il Comune di Como. Palazzo Cernezzi ha già presentato una propria memoria con la ricostruzione puntuale dei fatti e siamo in attesa delle valutazioni dell’Anac.