Il futuro di via Borgo Vico. “Borgo Vico non vuole diventare l’ennesimo cantiere inconcluso di Como”. È la voce- quasi un coro- che si è alzata questa mattina tra le associazioni del territorio presenti all’assemblea cittadina organizzata da “Borgo Vico Street”, in collaborazione con Fondazione Alessandro Volta, Famiglia Comasca e Confesercenti Como. L’intento dell’incontro, a cui hanno partecipato anche alcuni candidati sindaco e consiglieri di Como, ridisegnare il destino di via Borgo Vico, considerata la piccola Brera di Como. “Borgo Vico, quale futuro?” è infatti la domanda (non necessariamente retorica) posta all’attenzione dei presenti
“Questa è la domanda che facciamo a tutti i candidati sindaco perché Borgo Vico non può più aspettare, è il biglietto da visita della città ed è sempre stato un luogo d’accoglienza a cui i comaschi tengono. Lasciarlo in questo degrado è impensabile” dice Ester Maria Negretti, presidente Borgo Vico Street. L’associazione Borgo Vico Street negli scorsi mesi ha raccolto le idee dei comaschi per la riqualificazione della zona. “Abbattere le barriere architettoniche e preservare il porfido” alcune delle priorità emerse dal sondaggio. Ma non mancano le richieste (rivolte sempre alla futura amministrazione) per riportare via Borgo Vico al suo lustro originario. E cioè rendendola alla città e ai cittadini non solo come una strada di transito ma anche come un luogo di ritrovo per la comunità.