Camion incastrati nelle strettoie e viabilità in tilt sulla Statale Regina. La giornata di avvio dell’ordinanza per i mezzi pesanti e del ritorno in servizio degli osservatori del traffico si è trasformata in un incubo. Per lavoratori, studenti e turisti in transito sulla trafficata arteria del lago.
I motivi sarebbero da ricondurre da una parte ai notevoli flussi di traffico, oggi oltre 14mila veicoli sulla statale. Flussi in gran parte legati alla festività in Svizzera. L’altro motivo sarebbe legato al fatto che gli osservatori del traffico sono presenti in base a fasce orarie. E oggi l’orario coperto andava dalle 7 alle 11 e dalle 15 alle 19. Di fatto è rimasto scoperto il periodo dalle 11 alle 15, quello in cui hanno iniziato a verificarsi i problemi. A questo si aggiunge più di un tir che non ha rispettato l’ordinanza che regola il transito dei mezzi superiori ai 9, 10 metri. Ordinanza che prevede dalle 6.30 alle 14 il transito solo verso Nord e poi dalle 14 alle 19.30 nella direzione opposta.
Castelli (polizia locale) conferma il caos
“Abbiamo registrato blocchi importanti a Ossuccio, Sala Comacina e Colonno – conferma il comandante della polizia locale di Tremezzina, Massimo Castelli – le 4 ore in cui sono mancati gli osservatori del traffico si sono rivelate difficilissime. Se il lavoro viene organizzato così si rischia di vanificare l’intero servizio – aggiunge Castelli – avevamo bus in ritardo, con i relativi disagi per gli studenti ma non solo. Io stesso avevo fatto presente che il servizio doveva essere garantito ininterrottamente dalle 7 alle 19 dal lunedì al venerdì. E torno a ribadirlo”.
Il servizio – riprendendo quanto già previsto nel 2019 per evitare la paralisi del traffico – è stato previsto anche quest’anno con attenzione rivolta alle strettoie di Argegno, Colonno, Sala Comacina e Tremezzina. La copertura finanziaria è assicurata dalla provincia di Como – ente capofila – insieme ai comuni interessati, alla Camera di Commercio e ad Anas. “Non so se è un problema di budget – chiude Castelli – ma se così non fosse invito tutti a ragionare sugli orari del servizio altrimenti si rischia di inficiare la bontà del servizio”.
Bongiasca (Provincia di Como): “Valuteremo con le risorse che abbiamo”
“Abbiamo fatto di tutto per far partire i provvedimenti oggi in vista della festa in Svizzera evidentemente qualcuno ha ignorato l’ordinanza – spiega Fiorenzo Bongiasca, presidente dell’amministrazione provinciale – coprire tutta la giornata sarà difficile cercheremo di valutare con le risorse – economiche e di personale – che abbiamo a disposizione come calibrare al meglio il servizio”.