(ANSA) – PESARO, 25 MAG – A 80 anni è stato condannato a 24 anni di carcere per avere ucciso la moglie 60enne. Vito Cangini, originario di Sarsina (Forlì Cesena), ma residente a Gradara (Pesaro Urbino), non era presente nell’aula della Corte di Assise di Pesaro, quando è stata pronunciata la sentenza. Aggredì la moglie, Natalya Kyrychok, ucraina, colpendola con 12 coltellate nella notte tra il 25 e il 26 dicembre 2021. Lei, rientrata da un turno di lavoro in un ristorante a Misano, si era messa a dormire. Oggi la Corte d’Assise di Pesaro (presidente Giuseppe Fanuli) ha recepito in pieno le richieste del pm Giovanni Narbone, che ha parlato di uxoricidio e non di femminicidio, dato che non ci sarebbero stati maltrattamenti in precedenza La sentenza è arrivata dopo un quarto d’ora di camera di consiglio. I difensori Fiorenzo e Albero Alessi avevano lanciato un appello ad avere "pietà" per il loro assistito, che aveva bevuto molto alcool quella sera e temeva da tempo di restare solo per l’inadeguatezza di fronte ad una moglie molto più giovane. Il pm ha escluso l’aggravante dei motivi abietti. (ANSA).