“In serie A il Como Women si farà valere”. Saimir Keci, direttore generale della squadra cittadina è intervenuto ieri sera nella trasmissione di Etv “L’anteprima del Barbiere”. Al centro dell’attenzione l’exploit della compagine lariana, che lo scorso fine settimana ha conquistato la promozione nella massima categoria. Ma non soltanto. Si è parlato di futuro, con l’annuncio della conferma dell’allenatore, Sebastian De La Fuente.
“Qualche mese fa, quando abbiamo perso tre partite e ci siamo trovati a otto punti di distanza dalla capolista Brescia – ha raccontato Keci – ho portato a pranzo il tecnico. Gli ho detto che il rinnovo era pronto perché la società aveva piena fiducia nel lavoro suo e delle persone al suo fianco. Il prolungamento dell’accordo, dunque, è stato fatto da tempo. De La Fuente continuerà con il suo staff, che sarà ampliato, visto che in serie A abbiamo bisogno di strutturarci meglio”.
Sull’ipotesi di giocare le gare interne allo stadio Sinigaglia nella prossima stagione, Keci non si è sbilanciato. “Ovviamente ci piacerebbe giocare nello stadio di Como, lo ha già detto il nostro presidente Stefano Verga in tutte le sedi. Per noi scendere in campo nell’impianto della città sarebbe importante. Ma tutto sarà valutato nelle sedi opportune”. Proprio il Sinigaglia domenica scorsa ha ospitato la decisiva partita con la Roma, terminata 5-0 a favore delle lariane. Match che ha regalato la certezza della promozione in serie A.
Sulla rosa della stagione 2022-2023 Keci ha spiegato: “Interverremo sul mercato. Militare in B è una cosa; in A cambia tutto. Giocando in Coppa Italia con Sassuolo e Roma nell’ultima stagione ci siamo resi conto della differenza rispetto a queste formazioni della categoria maggiore. Bisogna cambiare e cambieremo. Dispiacerà per questo gruppo che ci ha dato tantissimo. Ci saranno conferme, ma bisogna essere realisti. La A è una categoria diversa per fisicità e qualità. Ma noi ci saremo fortemente e ci faremo valere”.
Tra l’altro il torneo 2022-2023 avrà una valenza storica. Sarà infatti il primo con le calciatrici riconosciute come professioniste. “Saremo l’unica squadra non legata ad un club maschile in quello che è il primo campionato professionistico della storia – ha sottolineato Keci – Le nostre avversarie saranno corazzate, ma noi dovremo essere pronti. Loro avranno alle spalle le società del settore maschile. In questo momento non si sa il destino di Pomigliano, che potrebbe cedere il titolo sportivo. Se lo venderanno saremo l’unica squadra con una struttura esclusivamente femminile: un ruolo che ci piace. Sono sicuro che sapremo difenderci”.