(ANSA) – CALTANISSETTA, 24 MAG – L’inchiesta sul contenuto della trasmissione Report di ieri, con la perquisizione eseguita dalla Dia nei confronti di "un giornalista che non è indagato", punta a "verificare la genuinità delle fonti". Lo afferma il procuratore di Caltanissetta, Salvatore De Luca, sottolineando che la "perquisizione non riguarda in alcun modo l’attività di informazione svolta dal giornalista, benché la stessa sia presumibilmente susseguente ad una macroscopica fuga di notizie, riguardante gli atti posti in essere da altro ufficio giudiziario". "Sono del tutto destituite di fondamento le affermazioni – aggiunge De Luca – circa la sussistenza di specifiche e tempestive dichiarazioni rese da Alberto Lo Cicero", prima come confidente e poi come collaboratore di giustizia, che avrebbero permesso di "evitare la strage di Capaci ed anticipare di alcuni mesi la cattura di Salvatore Riina". Le dichiarazioni di Lo Cicero, osserva De Luca, "sono totalmente smentite dagli atti acquisiti da questa procura sia dagli archivi dei carabinieri, sia nell’ambito del relativo procedimento penale della Procura di Palermo". "Il riscontro negativo – aggiunge il procuratore di Caltanissetta – emerge dalle trascrizioni delle intercettazioni ambientali fatte nei confronti del Lo Cicero, prima della sua collaborazione, nonché da tutti i verbali di sommarie informazioni e di interrogatorio dallo stesso resi prima dei su indicati eventi". Le sue dichiarazioni, osserva De Luca, "sono totalmente smentite dagli atti acquisiti da questa procura sia dagli archivi dei carabinieri, sia nell’ambito del relativo procedimento penale della Procura di Palermo". Il procuratore De Luca precisa anche che "Alberto Lo Cicero sia nel corso delle conversazioni intercettate, che nel corso degli interrogatori da lui resi, al pubblico ministero e ai carabinieri, non fa alcuna menzione di Stefano Delle Chiaie". (ANSA).