Faceva il conto alla rovescia per il matrimonio, fissato poche settimane dopo. E’ morta con il futuro marito e il loro bimbo il 23 maggio dello scorso anno, in quella che doveva essere una domenica spensierata. Elisabetta Personini, 37enne di Carlazzo, è una delle vittime della tragedia della funivia Stresa Mottarone, precipitata spezzando 14 vite.
Il ricordo a Carlazzo
“Non dobbiamo dimenticare”, esortano i familiari, che per domani hanno organizzato un momento di commemorazione a Carlazzo, alla vigilia del primo anniversario della tragedia. Lunedì poi è in programma una cerimonia con tutti i familiari delle vittime a Stresa e sarà scoperta una stele commemorativa.
La comunità di Carlazzo domani si stringerà attorno a familiari e amici di Elisabetta Personini. Alle 10.30 nella chiesa di San Giacomo, sarà celebrata una messa nella quale saranno ricordati la 37enne, il compagno Vittorio Zorloni, il loro bimbo di 5 anni Mattia e tutte le vittime della tragedia. Delle persone che viaggiavano nella cabina precipitata si era salvato solo il piccolo Eitan, rimasto orfano e poi conteso tra le famiglie della mamma e del papà.
I familiari
Da Carlazzo, Elisabetta Personini, con la famiglia si era trasferita a Vedano Olona, nel Varesotto, ma il suo ricordo è rimasto indelebile in Altolago, dove è cresciuta. “Questa tragedia non deve essere dimenticata, perché non si ripetano più situazioni simili”, dice il fratello Patric, che con i familiari sarà presente alle commemorazioni.
L’inchiesta
I parenti delle vittime attendono gli sviluppi dell’inchiesta a carico di 14 persone indagate a vario titolo per attentato alla sicurezza dei trasporti, rimozione o omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro aggravata dal disastro, omicidio colposo plurimo, lesioni colpose gravissime. Il 15 luglio prossimo in aula saranno illustrati i risultati delle due perizie affidate a esperti informatici e ingegneri meccanici che saranno depositate entro la fine di giugno.