(ANSA) – BOLOGNA, 18 MAG – "Per me questo ascensore rappresenta le gambe": sono le prime parole pronunciate da Emo Gruppioni dopo il suo primo ‘viaggio’ con l’elevatore che gli era stato a lungo negato e che oggi è stato finalmente inaugurato. L’anziano disabile bolognese, costretto su una carrozzella dopo un ictus, era impossibilitato a uscire da solo dal suo appartamento a Bologna, al terzo piano di un condominio. "Lo aspettavo da 15 anni – ha detto ancora Emo – e tra le prime cose che vorrei fare è andare a messa". Per l’occasione, nel condominio a Borgo Panigale è stata organizzata una piccola festa, con il brindisi che lo stesso Emo aveva promesso quando la realizzazione dell’ascensore sembrava molto difficile. Lo scorso anno la vicenda era diventata un caso nazionale, che aveva visto l’interessamento del rapper J-Ax per smuovere le acque dopo che, tra opposizioni di alcuni condomini e problemi burocratici legati ai contributi 110% , il progetto sembrava naufragato. La figlia di Emo, Elisa Gruppioni, ha ringraziato Confabitare, che ha seguito l’anziano in questa vicenda, J-Ax, le istituzioni a partire dai due sindaci di Bologna che nell’ultimo anno si sono avvicendati e l’hanno chiamato personalmente per informarlo sulla fattibilità, e gli architetti che hanno seguito i lavori. "Sono particolarmente orgoglioso di questo risultato perché era un caso difficile sotto tanti aspetti, dunque le possibilità di fallimento esistevano – ha detto Alberto Zanni, presidente nazionale di Confabitare – ma abbiamo affrontato ogni singolo passaggio, pretendendo chiarezza, fino ad arrivare al risultato di oggi". Per Confabitare, il caso di Emo ha anche creato un precedente giuridico, in quanto finora non si sapeva che anche gli ascensori in deroga, ovvero con dimensioni ridotte rispetto alla legge 13 del 1989, potessero rientrare nell’abbattimento delle barriere architettoniche. (ANSA).