La nona edizione del Festival della Luce Lake Como “Luce sulla complessità: dai cristalli all’ecosfera” è stata inaugurata sabato 14 maggio al Teatro Sociale di Como con una serata dedicata alla Giornata Internazionale della Luce (patrocinata dall’Unesco).
In apertura, dopo l’intervento introduttivo di Luca Levrini, presidente di Fondazione Volta (che ha curato organizzazione e coordinamento), Angela Bracco, presidente della Società Italiana di Fisica, ha presentato il progetto vincitore del bando promosso in collaborazione con la Società Italiana di Ottica e Fotonica e rivolto a giovani fisici nell’ambito del International Day of Light 2022 – UNESCO.
Poi l’intervento “Buon compleanno Louis Pasteur” di Luca Novelli, scrittore e divulgatore scientifico.
A seguire l’intervento di Paolo Di Trapani, professore di fisica ottica, Università dell’Insubria con “Cristalli: penne celesti per la firma del sole”. É nell’occhio aperto alla luce, che i pennelli di ghiaccio dipingono spettacolari colonne, aloni, archi, cerchi e croci di luce bianca e iridata.
Molto coinvolgente l’intervento di Massimo Picozzi Duro come un cristallo…come trovare benzina in una tanica vuota.” Picozzi (medico chirurgo, psicoterapeuta e opinionista televisivo, è specializzato in criminologia clinica e psichiatria forense) ha seguito i casi criminali più famosi degli ultimi vent’anni.
E ancora “Rivoluzioni climatiche”, con Antonello Provenzale, direttore dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR di Pisa. L’umanità sta emettendo enormi quantità di anidride carbonica e la temperatura media del pianeta sta aumentando rapidamente. Ma la Terra non è in pericolo. A rischio siamo noi e sta solo a noi scegliere il futuro che vorremmo.
La zoologa Mia Canestrini ha tracciato un breve viaggio sulle orme del lupo “Il lupo: un ritorno complesso”.
Penultimo intervento della patologa Caterina La Porta “Comprendere la complessità tumorale per una medicina di precisione”. La sua attività di ricerca si concentra sulla comprensione dell’eterogeneità del cancro utilizzando strumenti della biologia cellulare, della biofisica e della scienza dei dati.
La serata si è conclusa affrontando, con l’intervento “La cellula che pensa” del neuroscienziato Gianvito Martino, il tema della complessità del sistema cerebrale e le recenti scoperte sul rapporto tra il sistema di difesa automatico del nostro cervello e la razionalità
Intermezzi musicali di Simone Cereda, pianoforte, F. Chopin, Studio op. 25, n.12 “Ocean”.
In collaborazione con il Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Como.
La serata è stata condotta da Tessa Gelisio.