Borsino immobiliare di Como. Investire nel mattone. Tra la città murata e Ponte chiasso, 2700 euro di differenza. Le vendite immobiliari sono comunque in crescita così come i prezzi. Sia a livello nazionale che provinciale. La casa torna a essere considerata un “bene rifugio” e i valori relativi agli acquisti si avvicinano a quelli del 2006/2007.
A Como, secondo l’ultima edizione del borsino immobiliare di Confcommercio, chi cerca un’abitazione nella zona 1 (cioè la città murata) spenderà quasi 5.000 euro al metro quadro per un immobile nuovo o ristrutturato. Un prezzo che si dimezza solo per un appartamento di classe G (l’ultima nella classificazione energetica).
Tra le 24 zone in cui è suddiviso il territorio comunale, valutati oltre 4.000 euro al metro quadro anche gli immobili nei pressi di viale Geno. Di poco più conveniente, la zona Stadio, di via Crispi e quella di Viale Varese. Sempre considerando la classe A/A1 (e quindi il nuovo) , ci vogliono 3.500 euro al metro quadro per una casa in zona 4 (cioè via Bixio) ma anche in via Zezio, Dante e zona Borghi.
Nel capoluogo il maggior numero di richieste riguarda abitazioni dai 40 ai 105 metri quadri, in provincia tra i 60 e 140 metri quadri, possibilmente con terrazzi o giardini. Gli aumenti di prezzo riscontrati da Confcommercio privilegiano la posizione e la qualità degli immobili nuovi o recenti. Per quelli vetusti, è considerato il potenziale in caso di recupero e restauro.
Per spendere meno di 3.000 euro al metro quadro, occorre allontanarsi dal centro storico di Como e spostarsi in periferia. A Monte Olimpino una casa di classe G (quindi degli anni 70) può essere valutata anche 1.050 euro al m/q. Nella stessa fascia di prezzo, il mercato della zona di Sant’Abbondio, Tavernola, Sagnino. Sotto i 2.400 euro al metro quadro l’area di Muggiò Albate, Lora, Camerlata, Rebbio e Breccia. La zona più conveniente è quella di Ponte Chiasso dove il prezzo al metro quadro va dai 2.100 ai 750 euro.