Convivenza con il Sinigaglia. Annuncia una riunione entro fine mese con il comune e il Como1907 per valutare le misure di sicurezza da mettere in campo per il prossimo campionato. E ammette il sacrificio chiesto ai residenti durante le partite casalinghe. Il prefetto di Como, Andrea Polichetti, non si sottrae alle domande dopo il caos di venerdì scorso nel pre e nel post partita tra Como e Cremonese. Con disordini e viabilità in tilt fin dopo la mezzanotte. Una gara temuta sotto il profilo dell’ordine pubblico e che, oltretutto, ha visto la squadra ospite conquistare la serie A. Il sistema di sicurezza messo in campo era calibrato sulla base dell’assetto previsto per una partita non segnalata a rischio dall’osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive.
Il prefetto: “Entro la fine del mese riunione con Comune e società”
“Al tavolo analizzeremo tutte le misure di sicurezza da mettere in atto compreso il trasporto dei tifosi” spiega il prefetto. “Già riuscire a tenere fuori dal traffico cittadino questi mezzi sarebbe un buon risultato” chiarisce.
Il riferimento è ad un sistema di navette di collegamento tra l’impianto cittadino e le aree di sosta fuori dalla convalle eventualmente individuate per i supporters.
Peraltro per la serata di venerdì tra le ipotesi al vaglio l’utilizzo del parcheggio in fondo alla via Regina Teodolinda. Comparsi anche i cartelli del comune a questo scopo. Una possibilità che poi è stata scartata.
Riguardo ai disagi vissuti dai residenti, Polichetti spiega: “Mi rendo conto che se al traffico turistico si aggiunge anche la partita in orario pomeridiano o serale. Durante il weekend andiamo a chiedere sacrifici sempre alle stesse persone”.
Temi dunque noti e al centro delle riflessioni in vista del prossimo campionato.
Anche la stessa società interviene nel dibattito e analizza la situazione.
Ludi (Como 1907): “Necessaria una discussione seria sullo sviluppo dell’area”
“I disagi che ci sono stati nella serata di venerdì sono a testimonianza di quanto si renda necessaria una discussione seria e profonda riguardo allo sviluppo di un’area che è assolutamente di pregio e di grande valore per la città”. Spiega Carlalberto Ludi, direttore generale del Como 1907. “Lo stadio Sinigaglia, con la sua posizione unica, ha la potenzialità di diventare un’eccellenza italiana nel mondo per ciò che riguarda le strutture sportive e non solo”.
“Tutto partendo dalla piena consapevolezza – aggiunge – che, così come per i numerosi stadi cittadini in Italia e in Europa, il progetto dovrà tener conto delle esigenze della comunità e rispettare l’area urbana in cui si inserisce”. Infine un’ultima riflessione. “Sicuramente – conclude Ludi – una struttura moderna e funzionale può essere di indubbio giovamento per tutta l’area circostante. Di spinta per un rinnovamento che viene spesso auspicato da più parti”.