(ANSA) – AREZZO, 09 MAG – E’ morto a 50 anni Walter De Benedetto: l’uomo, che viveva a Olmo, nel comune di Arezzo, era uno dei malati simbolo della battaglia per la liberalizzazione della cannabis a scopo terapeutico. Malato da anni di grave forma di artrite reumatoide, nell’aprile di un anno fa era stato assolto, perché il fatto non sussiste, dall’accusa di aver coltivato a casa marijuana: per il gup di Arezzo la produceva e utilizzava a scopo terapeutico per la sua malattia. Nel suo ultimo appello al Parlamento, lo scorso 17 marzo, ricorda l’associazione Meglio legale, De Benedetto aveva scritto: ‘Ci sentiamo scoraggiati perché sembra che il nostro Stato preferisca lasciare 6 milioni di consumatori nelle mani della criminalità organizzata anziché permettergli di coltivarsi in casa le proprie piantine’ e concludeva, come sempre, ricordando a tutti che ‘Il dolore non aspetta’". De Benedetto, si ricorda, era affetto da artrite reumatoide da giovanissimo, da oltre 35 anni, e avrebbe compiuto 51 anni quest’anno. Aveva deciso di coltivare cannabis "per supplire alle mancanze del Sistema sanitario che non gli garantiva la terapia, nonostante la regolare prescrizione. Costretto ad affrontare un processo, con la sentenza dello scorso aprile 2021, si è sancita la sua non colpevolezza: l’utilizzo della cannabis è stato dichiarato strettamente legato ai fini terapeutici". (ANSA).