(ANSA) – VORZEL, 06 MAG – Il seminario di Vorzel, sobborgo alle porte di Kiev, nella stessa area delle città martiri, Bucha, Irpin, Borodjanka, vuole riaprire "a settembre". E’ l’auspicio del rettore padre Ruslan Mykhalkiv. La struttura era stata abbandonata dai 25 seminaristi, più i tre religiosi loro guide, il 25 febbraio, dopo il primo attacco dei russi al vicino aeroporto di Hostomel. Nei giorni successivi il seminario è prima stato attaccato con due missili che hanno danneggiato ma non distrutto la struttura. L’esercito russo si era successivamente insediato nell’abitazione devastando tutto e, alla ritirata, portando via tutto ciò che ha potuto, dai computer alla lavatrice, dalle scarpe dei giovani alla tv. E’ stato rubato anche un calice usato da Giovanni Paolo II nella sua visita in Ucraina nel 2001. Da una decina di giorni il Rettore è tornato per cominciare a fare la conta dei danni e le prime pulizie e riparazioni. E’ stato messo il cellophane alle finestre saltate, fatto un po’ di ordine nelle stanze devastate. "I seminaristi ora sono ad Horodok", dice all’ANSA riferendosi ad una cittadina del centro del Paese, "ma vorremmo iniziare il nuovo anno qui". Sarà la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre "a farsi carico di tutte le spese per le riparazioni e anche per l’acquisto di tutte le cose che sono state trafugate". Lo ha assicurato il direttore di Acs-Italia, Alessandro Monteduro, nell’incontro con il Rettore a Vorzel. La fondazione sostiene, nella sua azione ‘ordinaria’ per l’Ucraina, gli studi dei 900 seminaristi del Paese. Dall’inizio del conflitto del 24 febbraio ha stanziato ulteriori aiuti, destinati a tutte le diocesi del Paese per le necessità emergenziali, per 2,5 milioni di euro. (ANSA).