(ANSA) – BUDAPEST, 02 MAG – In Ungheria, in occasione della sessione di apertura del nuovo Parlamento eletto con il voto del 3 aprile, il presidente ungherese Janos Ader ha conferito l’incarico di formare il governo di nuovo a Viktor Orban. Accettando l’incarico, Orban ha spiegato che le trattative con i candidati ministri del suo futuro governo sono ancora in corso, e che il nuovo esecutivo "presenterà non poche modifiche, per rispondere alle sfide dei tempi di guerra". Verrà però certamente confermato il ministro degli Esteri, Peter Szijjarto, uno dei fedelissimi del leader di Fidesz. Il Parlamento, dove siede una maggioranza di due terzi del partito di Orban, voterà poi la fiducia fra qualche settimana, quando il premier avrà presentato la lista dei ministri. Il presidente del Parlamento, Laszlo Kover, nel suo discorso inaugurale, ha detto: "In Europa, oggi ci sono solo due leader apertamente per la pace: Papa Francesco e Viktor Orban". La sessione di insediamento dell’assemblea non è stata priva di polemiche: i deputati del partito Momentum (liberali) hanno lasciato l’aula dopo il giuramento, rifiutando ogni incarico nel nuovo Parlamento, in segno di protesta contro l’esito di elezioni ritenute "disoneste". Secondo alcuni esponenti ed analisti, non avendo nessuna possibilità di far accettare e votare proposte alternative, l’opposizione non dovrebbe fornire "alibi dii democrazia", assistendo al gioco del "finto Parlamento" di Orban, ma i socialisti, i democratici e i centristi (Jobbik) hanno preferito rimanere un aula. Nessuno dei leader di partiti di opposizione ha ritenuto opportuno dimettersi dopo la sconfitta del 3 aprile. Solo il candidato premier unitario dell’opposizione, Peter Marki-Zay ha rinunciato al mandato parlamentare, ritornando a fare il sindaco della sua città, Hodmezovasarhely. (ANSA).