(ANSA) – TERNI, 02 MAG – Si respira un graduale ritorno alla normalità, dopo l’emergenza Covid, all’Ast di Terni, dove per i circa 3 mila 500 dipendenti diretti e indiretti, come nel resto d’Italia, non è più necessario mostrare il Green pass all’ingresso dello stabilimento, mentre rimane, per volontà dell’azienda, l’obbligo di indossare la mascherina, in attesa dell’aggiornamento delle linee guida in sede ministeriale. Una decisione, quest’ultima, che sembra trovare il favore generalizzato dei lavoratori. "Credo che fosse giusto togliere il Green pass perché era una restrizione inadeguata e assurda, invece molti di noi continuano ad essere d’accordo sull’uso della mascherina" commenta con l’ANSA, all’uscita del primo turno di lavoro, Emanuele, addetto al movimento ferroviario. "In molti rispettano la volontà dell’azienda – continua – perché la paura di stare in quarantena è ancora molto alta, soprattutto ora che non è più coperta come malattia e dunque subentrano tanti problemi. In più essendo un’azienda a ciclo continuo, se i casi tornassero ad aumentare l’azienda ne risentirebbe, così come i colleghi di turno". Di certo un’acciaieria, per le condizioni climatiche di alcuni reparti, non è il luogo più "piacevole" dove indossare un dispositivo di protezione delle vie respiratorie, ma la prudenza viene ancora prima di tutto. "Da una parte è meglio proseguire ad utilizzarla, però inizia ad essere caldo e tante volte dà fastidio. Per questo speriamo che finisca tutto presto" commenta Andrea, del laboratorio meccanico. "E’ stressante, ma bisogna stare ancora attenti" gli fa eco un lavoratore di Harsco-Ilserv, la principale ditta esterna dell’acciaieria. Non tutti però sembrano essere informati sulle ultime novità. "Non so se c’è l’obbligo di mascherina o meno, ormai la porto per abitudine" spiega un altro dipendente ai cancelli. (ANSA).