(ANSAMed) – BEIRUT, 30 APR – Le forze militari statunitensi stanno ampliando la loro presenza nel nord e nord-est della Siria, secondo quanto riferito oggi dall’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, che da anni si avvale sul terreno di una fitta rete di fonti. Secondo le fonti, i militari Usa hanno nelle scorse settimane intensificato l’invio di rinforzi e di mezzi militari in due basi lungo il fiume Eufrate: una a Tabqa nella regione di Raqqa e una a Manbij nella regione di Aleppo. Si tratta di basi in precedenza gestite dalla Coalizione anti-Isis a guida Usa ma in seguito dismesse dopo la spartizione territoriale dell’area tra Stati Uniti e Russia. Dal canto suo, la presenza militare russa nella Siria nord-orientale si è estesa in questi mesi nella zona di Qamishli e Hasake, in zone limitrofe a quelle dove sono stati dispiegati i militari Usa. Secondo le fonti, il nord e il nord-est della Siria è sempre più puntellato di basi militari russe, statunitensi, turche, del Partito dei lavoratori curdi (Pkk) e del governo siriano. (ANSAMed).