25 aprile, il ponte è salvo sul Lago di Como. Il meteo non rovina la festa. Per il turismo sul Lario un altro importante segnale positivo dopo anni difficili e intanto gli alberghi sono già pieni per il 70% per periodo estivo.
“Nonostante il cattivo tempo -spiega Luca Leoni, presidente degli albergatori comaschi- abbiamo avuto un buon afflusso di persone certo non paragonabile al periodo di Pasqua anche perché l’Anniversario della Liberazione non è una festa internazionale ma solo italiana”.
Dunque questa volta non c’è stato il tutto esaurito negli alberghi sul Lario ma le prenotazioni sono state comunque buone anche perché il maltempo, annunciato con largo anticipo, non ha certo agevolato l’arrivo dei turisti, anzi non è mancata qualche cancellazione a ridosso del fine settimana che, comunque non ha inciso in modo decisivo sul bilancio finale, ed alla fine le nuvole hanno lasciato spazio anche a qualche raggio di sole.
“L’affluenza durante questo ponte rappresenta un altro segnale positivo per la stagione. Bar e ristoranti sono soddisfatti”, continua Leoni.
In questi giorni sono arrivati soprattutto turisti italiani ma, spiega il presidente degli albergatori comaschi: “C’è già un certo flusso internazionale”. “Il Lago di Como torna ad essere attrattivo per gli stranieri -ma in realtà non ha mai smesso di esserlo-, con numeri che guardano con fiducia ai livelli pre Covid: sono ancora lontani quelli da record del 2019 ma sono già superiori a quelli del 2018”.
“Intanto, dopo un ponte pasquale da record, a livello di prenotazioni gli alberghi sono già pieni per il 70% per il periodo estivo, con picchi dell’80% già a maggio, e nei mesi di giugno e luglio. Per agosto e settembre -conclude Leoni- c’è ancora tempo”.
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