(ANSAMed) – BEIRUT, 20 APR – Una insistente tempesta di sabbia ha colpito nelle ultime ore l’Iraq per la terza volta in due settimane, spingendo le autorità a chiudere temporaneamente gli aeroporti internazionali di Baghdad e Najaf, in un paese semi-desertico alle prese con una crescente instabilità climatica. Lo riferisce l’agenzia di notizie governativa Nina, secondo cui il fenomeno è destinato a persistere almeno fino a domani. I vertici degli aeroporti di Baghdad e Najaf hanno diffuso comunicati relativi alla chiusura temporanea delle loro rispettive attività. Questo era già accaduto due volte la settimana scorsa quando si erano registrati ricoveri in ospedale per problemi di respirazione. Secondo le statistiche della Banca mondiale citate oggi dai media internazionali e regionali, l’Iraq è uno dei cinque paesi al mondo più vulnerabili ai cambiamenti climatici e alla desertificazione. A novembre, la Banca Mondiale ha stimato che l’Iraq potrebbe subire un calo del 20% delle sue risorse idriche entro il 2050. Secondo il ministero dell’ambiente iracheno, citato dall’agenzia Nina, la frequenza delle tempeste di sabbia aumenterà nei prossimi anni a causa, tra l’altro, della desertificazione e della mancanza di ‘cinture verdi’ attorno ai principali centri urbani. (ANSAMed).