Martedì alle 15.30 nella basilica di Sant’Abbondio a Como l’ultimo saluto a Nino Balducci, scomparso questa mattina poco prima delle 6. Un luogo simbolo della città per il giornalista che per decenni ha raccontato le vicende degli azzurri su Espansione Tv. Nino Balducci amava profondamente Como (oltre al Calcio Como). Agli amici rivelava che al ritorno dopo faticose giornate di lavoro prediligeva uscire dall’autostrada da Como Nord. Il motivo? “Mi piace percorrere la strada a fianco del lago – raccontava – e rilassarmi guardando lo splendido panorama della nostra città che si vede da quel punto, con tutti i suoi monumenti”.
Innumerevoli le manifestazioni di cordoglio che sono giunte in queste ore alla famiglia, alla nostra redazione e pubblicate attraverso i “social”. Tra i personaggi legati al Como che hanno avuto un pensiero per Nino, l’attuale allenatore, Giacomo Gattuso, ex tecnici o giocatori come Gianluca Zambrotta, Walter Mirabelli, Ernestino Ramella, Andrea Ardito, Giovanni Dolci, Ninni Corda e Stefano Maccoppi, la storica segretaria della società di via Sinigaglia, Emanuela Aliverti.
“La società Como 1907 partecipa al cordoglio per la scomparsa di Nino Balducci” ha scritto il club lariano. “Storica voce di Espansione Tv, con le sue telecronache e interviste ha raccontato per tanti anni le vicende dei Lariani e attraverso il suo lavoro è riuscito a trasferire emozioni e amore per il Como. Nel ricordarne la passione per i colori azzurri, il club si stringe in un sincero e affettuoso abbraccio ai familiari”.
Questo il pensiero postato dal gruppo di tifosi Pesi Massimi. “Nella storia di ogni tifoso del Como ci sono ricordi indelebili e alcuni si legano indissolubilmente a una persona con la quale quei ricordi abbiamo vissuto, a volte il nostro papà che ci portava allo stadio, a volte un amico con cui abbiamo condiviso tanti gradoni, a volte un personaggio che ha segnato una pietra miliare nella stria del tifo lariano. Nino è innegabilmente una grande figura per tutti noi, ce lo ricordiamo gridare “…e i livornesi a casaaaaa con le pive nel sacco!!!” o “Reteeee! Reteeeee! Reteeeeee, ha segnato il Como”, con quel viso improvvisamente paonazzo e le vene che si gonfiavano a dismisura, che offriva d’altra parte anche nelle trasmissioni serali infervorandosi nelle critiche; o in momenti più conviviali come le numerose feste del Como,tra cui non dimenticheremo mai quella del centenario”.
“Ciao Nino. Quando varcai la soglia di Espansione Tv ero un giovanotto con la passione per il giornalismo – scrive sui social il deputato comasco di Fratelli d’Italia, Alessio Butti – Vi trovai persone di incredibili qualità ed esperienza: senza nulla togliere a nessuno ricordo Gianni De Simoni, Adolfo Caldarini e proprio Nino Balducci. Era faziosissimo, perché malato di tifo per il Como, ma le sue cronache erano uno spettacolo della natura, un torrente in piena che quando esondava scriveva pagine di storia calcistica e televisiva. Quella schiettezza quasi scorbutica che ai competenti, come lui, ricordava personaggi inarrivabili come Gianni Brera, quella capacità di comunicare la gioia indescrivibile delle vittorie e la dignità necessaria delle sconfitte. Ciao Nino. Grazie.”
La camera ardente di Nino Balducci è stata allestita nell’abitazione di piazza Grimoldi a Como.
L’affettuoso ricordo di un sito Internet che segue il Napoli (QUI l’articolo)