La fiera di Pasqua, fermata per due anni dalla pandemia, è tornata. Rischiava di saltare di nuovo ma Palazzo Cernezzi poi ha dato l’ok. E tra le bancarelle, per tutto il giorno, tanti affezionati e curiosi.
Il graduale ritorno alla normalità a Como passa anche dalle festività pasquali e quindi dalla Fiera e dai riti religiosi. La pandemia e le regole anti Covid non sono ancora solo un ricordo però. La fiera come sempre resterà in città fino a Pasquetta. Quindi fino a lunedì 18 aprile lungo il percorso della fiera: green pass base e controlli a campione della certificazione verde, mascherine in caso di assembramenti e sensi unici per far defluire le persone qualora si formassero momenti di affollamento. Per quanto riguarda il rito del Crocifisso del miracolo, una tradizione molto sentita a Como, ancora non è possibile. I fedeli sono tornati però a mettersi in fila per salire ai piedi della croce, lungo il percorso che ricorda la salita al Calvario, nella basilica di viale Varese, per un momento di preghiera e adorazione.
Complice il bel tempo, in questi giorni a Como i turisti affollano le vie della città e il lungolago. Tra le bancarelle della fiera, c’è quindi chi ammette di essersi lasciato condurre dal profumo del cibo e chi invece è in cerca di affari. Vestiti, profumi, oggetti per la casa. Le proposte degli ambulanti anche quest’anno sono varie. Ed è proprio questa l’essenza della tradizionale fiera di Pasqua di Como.