(ANSA) – ROMA, 14 APR – Oltre 6 settimane di conflitto in Ucraina hanno devastato sia la rete idrica che quella elettrica, lasciando 1,4 milioni di persone senza accesso all’acqua in Ucraina orientale e altri 4,6 milioni di persone in tutto il paese a rischio di perdere la fornitura di acqua. A denunciarlo è l’Unicef ricordando che "almeno 20 incidenti separati con danni alle infrastrutture idriche sono stati registrati nella sola Ucraina orientale". Unicef ricorda inoltre che a Mariupol migliaia di persone stanno usando fonti sporche mentre cercano qualsiasi tipo di acqua possano trovare. Le principali città delle regioni di Donetsk e Luhansk sono anche tagliate fuori dalle forniture d’acqua e altre 340.000 persone perderanno l’approvvigionamento idrico se si prosciuga un serbatoio a Horlivka. Le città di Sumy e Chernihiv hanno subito gravi interruzioni d’acqua all’inizio di marzo e anche il sistema di Kharkiv è seriamente colpito. È urgente – sottolinea Unicef -ripristinare l’accesso all’acqua e fornire forniture di emergenza a queste città e ad altre aree di intensi combattimenti. Dall’inizio del conflitto, il Cluster Wash/Global Water Sanitation and Hygiene Cluster ha confermato che quattro tecnici dell’acqua sono stati feriti a Chernihiv e uno a Kharkiv, aggiungendosi ad almeno 35 tecnici dell’acqua che sono stati uccisi o feriti nelle regioni di Donetsk e Luhansk dal 2014. "I bambini piccoli che vivono in zone di conflitto hanno 20 volte più probabilità di morire per malattie diarroiche legate all’acqua non sicura che per violenza diretta, come risultato della guerra. Il loro accesso all’acqua, ovunque si trovino, non deve essere compromesso a causa della guerra, per i bambini è una questione di vita o di morte", ha detto il rappresentante dell’Unicef in Ucraina, Murat Sahin. (ANSA).