(ANSA) – ANCONA, 12 APR – Si è "molto ridotto" alla Questura di Ancona, ma anche nei commissariati della provincia, il flusso di persone ucraine in fuga dalla guerra, soprattutto donne e bambini, che nelle prime settimane del conflitto era arrivato anche a un numero di "50-60 al giorno". Lo ha riferito il Questore Cesare Capocasa, a margine della celebrazione in un gremito Auditorium della Mole Vanvitelliana ad Ancona per il 170/o della Polizia di Stato sul tema "esserci sempre": "da una settimana a questa parte – ha aggiunto – alcune di queste persone fuggite dalla guerra, chiamate per proseguire le pratiche per il permesso di soggiorno, dichiarano che hanno intenzione di ritornare. Alcuni stanno pensando di rientrare in Patria". Anche nel suo intervento durante la cerimonia, tornata tale e in presenza dopo due anni di limitazioni per la normativa anti-Covid, Capocasa ha ricordato l’impegno della comunità, delle forze dell’ordine, tra cui la Polizia di Stato per accogliere profughi ucraini, "senza bagaglio e memoria, saccheggiati di passato presente e futuro, che cercano un varco per uscire dall’inferno e dalla brutalità della guerra, Mentre gli uomini sono al fronte a combattere – ha ricordato il Questore – donna, bambini e anziani tentano di sopravvivere o sono stati uccisi e sepolti anche in fosse comuni". Capocasa ha citato le parole del papa, parlando di "notte calata sull’umanità" ma anche della "necessità di non far svanire il sogno della pace". (ANSA).