(ANSA) – PIACENZA, 10 APR – "Giuseppe Verdi appartiene a tutti, in maniera apartitica. Così si svilisce la sua figura". Angiolo Carrara Verdi, uno degli eredi del Cigno di Busseto tuona contro Antonio Levoni, consigliere comunale dei Liberali e nome tra i papabili ad essere scelto come candidato sindaco del possibile terzo polo promosso dall’Associazione Liberali Piacentini, che in alcuni grandi cartelloni pubblicitari esposti in città affianca la sua immagine a quella del musicista di Busseto. Del contenzioso dà notizia questa mattina il quotidiano ‘Libertà’. Secondo Angiolo Carrara Verdi "non si può utilizzare il nome di Giuseppe Verdi in campagna elettorale, è un’assurdità. Trovo pazzesco che un politico lo strumentalizzi per accaparrarsi qualche voto, come se fosse un suo sostenitore". I cartelloni riportano la scritta ‘Vota Antonio Levoni, vota un piacentino vero. Te lo dice un altro piacentino vero, Giuseppe Verdi’. Tra lo sfondo arancione e la giacca marrone del Maestro c’è anche la firma di Verdi a grandi dimensioni. Antonio Levoni respinge le accuse sostenendo di aver voluto "valorizzare Verdi e soprattutto le sue radici piacentine. Troppe volte le origini di questa figura vengono attribuite a Parma. Ma la sua famiglia era legata al nostro territorio, il Maestro abitò a lungo a Sant’Agata di Villanova, oltre a frequentare la città. Non a caso, nelle scorse settimane, ho proposto di intitolare il Teatro municipale di Piacenza a Verdi". (ANSA).