Avvistamenti quotidiani vicino alle case e nei boschi, danni ingenti alle colture, incidenti stradali. I sindaci dell’Olgiatese e il direttore del Parco Pineta tornano a denunciare l’emergenza cinghiali e si rivolgono all’Ambito di caccia chiedendo conto dei numeri e degli interventi. “Non dobbiamo aspettare l’incidente mortale per poi recriminare, piangere e cercare scuse”, attaccano.
La denuncia
I sindaci denunciano una situazione sempre più grave. “Assistiamo a una preoccupante evoluzione dell’emergenza legata al proliferare incontrollato della fauna selvatica, con particolare riferimento a cinghiali e cervi. Questi determinano sempre più ingenti danni non solo alle culture ma anche all’intero equilibrio dell’ecosistema naturale “. Il testo compare in una lettera rivolta al responsabile dell’Ambito di caccia – I danni da collisione nei confronti dei autoveicoli sono in continuo aumento, determinando un reale crescente pericolo non solo alle cose ma anche alle persone stesse”.
L’Ambito di caccia
“Prefettura, Provincia, Regione e sindaci, con il Parco Pineta stanno lavorando – scrivono i 19 primi cittadini dell’Olgiatese – Ad oggi il vero problema è capire cosa stia facendo l’Ambito di Caccia. Vorremmo capire se abbia iniziato gli abbattimenti e quali sono i numeri. I sindaci non possono organizzare le battute di caccia ed attivare i piani di contenimento e selezione. Abbiamo un gigantesco problema di sicurezza stradale, danni economici all’agricoltura e danni per l’incolumità delle persone. Senza contare che la peste suina è fuori dalle nostre case”.
L’appello
“Dover ancora oggi, dopo tanti e troppi anni dovere parlare del problema cinghiali è deprimente e demoralizzante per ogni rappresentante delle istituzioni che ha a cuore il bene delle proprie comunità e anche il Parco Pineta esprime la sua preoccupazione”, chiudono i sindaci chiedendo interventi urgenti.