Pedalata-amarcord nelle Fiandre, missione compiuta. Non è stato semplice: faceva molto freddo, ma alla fine venti cicloamatori italiani hanno reso omaggio a Fiorenzo Magni. In Belgio gli appassionati italiani – compreso il comasco Natale Bolgè – hanno voluto ripercorrere i tracciati originali del Giro delle Fiandre, la “classica-monumento” che si disputa oggi.
L’idea che ha spinto il gruppo era celebrare i 70 anni dai tre successi consecutivi di Magni nella corsa (nel 1949, 1950 e 1951). Il tutto con l’egida della Nuvi (Nova unione velocipedistica italiana) e del Museo del Ciclismo. Dal Ghisallo, infatti, sono stati portati in Belgio cimeli di Magni (che dell’esposizione permanente fu il fondatore) che sono stati esposti in questi giorni nel museo dedicato al Giro delle Fiandre.
Il percorso studiato per la pedalata-amarcord in origine doveva essere di oltre 200 chilometri, sugli stessi tracciati dove Magni vinse. Ma a causa del forte freddo c’è stato un taglio forzato e alla fine i cicloamatori hanno pedalato sulla pur considerevole distanza di 180 chilometri, con partenza e arrivo a Gand. Oggi il gruppo – ne fa parte anche Antonio Molteni, presidente del Museo del Ghisallo – assisterà al passaggio del Giro delle Fiandre dei Professionisti in uno dei primi muri e poi ripartirà verso l’Italia.