(ANSA) – PERUGIA, 02 APR – Prosegue la campagna di solidarietà promossa dai francescani per i frati impegnati in Ucraina ad assistere la popolazione. Sono quindici i frati minori conventuali che nei cinque conventi nel Paese aiutano i cittadini in fuga dalla guerra. "I nostri frati – è l’appello del Sacro convento di Assisi – hanno bisogno di un sostegno, di un piccolo gesto: un sms o una chiamata da numero fisso al 45515 per non lasciare soli i profughi ucraini". Nel convento di Boryspol – l’esercito russo è solo a 30 chilometri a nord – c’è padre Andrzej che nella stazione ferroviaria di Przemyśl aiuta e dà indicazioni ai profughi che vogliono raggiungere la Polonia. Ci sono padre Aleksander e fra Grzegorz che visitano i malati e sostengono chi è solo. Forniscono loro aiuto spirituale e materiale. Insieme a un gruppo di parrocchiani, preparano il cibo per l’esercito e tutti coloro che sono impegnati nella difesa del territorio. Nel convento di Kremenchuk ci sono fra Piotr e fra Marian: organizzano pasti per i senzatetto e i poveri, prestano servizio come cappellani militari e distribuiscono vestiti e cibo ai soldati. Nel convento di Mackowce sono rimasti frati e suore che quotidianamente si occupano dell’attività pastorale, dell’aiuto ai poveri, del trasporto di aiuti umanitari e del trasferimento di persone in altre città in Ucraina e all’estero. Organizzano il trasporto di medicinali e cibo nei luoghi di conflitto e hanno attivato in parrocchia un asilo per bambini. Nel convento di Bolszowce ci sono cinque frati che ospitano oltre 80 persone. Nel convento di Leopoli le persone dell’est in fuga possono soggiornare per alcuni giorni e poi partono per la Polonia. Il compito principale dei frati è il lavoro pastorale e il trasporto delle persone al treno, all’autobus o alla frontiera per espatriare. I francescani si occupano anche del trasporto degli aiuti attraverso i confini statali e dell’invio del materiale umanitario al resto del Paese. La Custodia Francescana di Ucraina coordina anche la distribuzione di generi di prima necessità in arrivo dall’estero ad altre congregazioni religiose nel Paese. Per sostenere laa campagna "Una mano francescana all’Ucraina" si può donare fino al 30 aprile. (ANSA).