Grandi firme del ciclismo ospiti del Panathlon Como. Gianni Bugno, Roberto Dotti e il Club Canturino, che festeggia 120 anni di vita. Per il sodalizio sportivo cittadino l’ultima serata conviviale è stata consacrata allo sport del pedale. Ospite d’onore dell’incontro il due volte campione del mondo di ciclismo su strada Gianni Bugno. Al suo fianco Roberto Dotti, di Argegno, iridato su pista nel 1985. A rappresentare il Canturino, il presidente Paolo Frigerio, il team manager Paola Frigerio e i due giovani atleti Beatrice Roda e Mattia Gatti. Da quest’anno l’associazione brianzola schiera anche una squadra femminile e il prossimo 8 ottobre organizzerà il Giro di Lombardia donne.
“Correte con passione, pensate a divertirvi in bici, solo il tempo dirà poi se potrete diventare dei professionisti. E mi raccomando la scuola”. E’ stata questa la raccomandazione di Bugno ai giovani corridori presenti all’incontro del Panathlon Como. Non sono mancati aneddoti da parte del due volte iridato, che tra l’altro anche sabato scorso era nel Comasco, ospite di una iniziativa del Museo del Ciclismo del Ghisallo.
Lo stesso Bugno, peraltro, ha legato la sua carriera al nostro territorio: da giovane si allenava – come molti suoi colleghi di oggi – sulle strade del Comasco, dove ha colto le prime vittorie nelle categorie giovanili. Lo ha tra l’altro raccontato nella sua biografia, il libro “Per non cadere-la mia vita in equilibrio”, scritto con Tiziano Marino. Ma, come ha lui stesso sottolineato, ha chiuso la sua carriera senza un successo al Giro di Lombardia, la “classica-monumento” che ha da sempre le strade lariane come riferimento.
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