Anna Veronelli lascia anche la presidenza del consiglio comunale di Como. Nonostante, solo poche ore fa, non sembrasse intenzionata a farlo, l’ex forzista – all’angolo dopo le critiche – si è dimessa.
Tre giorni dopo aver mollato Forza Italia (a poche settimane dal voto), Veronelli ha scelto di dimettersi da presidente del consiglio comunale cittadino.
Perché i due passi indietro non hanno coinciso? Perché non lasciare la presidenza nel momento in cui si annuncia l’uscita dalla maggioranza e dal partito? Probabilmente Veronelli ha scelto di restituire la poltrona dopo aver incassato forti critiche. Critiche di chi le ricordava come il ruolo di presidente le derivasse anche dal fatto di appartenere a una maggioranza dalla quale si era appena sfilata.
E in effetti, il motivo – stando al comunicato stampa – sembra proprio questo. Nella nota, dopo un preambolo su spirito di servizio e senso delle istituzioni e prima dei ringraziamenti di rito, Veronelli fa riferimento agli attacchi politici. “Proprio perché nutro profondo rispetto per il ruolo istituzionale e non voglio che sia fatto oggetto di strumentalizzazioni e attacchi politici ho deciso di rimettere il mandato nelle mani del Consiglio che sceglierà il mio successore“, scrive l’ex forzista.
Le reazioni
Lapidari i commenti che arrivano dagli oramai ex alleati. Non sfugge, infatti, come Veronelli abbia salutato Forza Italia a poche settimane dalle elezioni, in procinto – inoltre secondo indiscrezioni e le ipotesi di diversi esponenti politici – di avvicinarsi ad aree di centrosinistra.
“Inutile fare polemica per coloro che hanno deciso di cambiare bandiera, soprattutto ora in vista del voto”, dice Giampiero Ajani, capogruppo della Lega in consiglio comunale.
“Veronelli sta valutando il passaggio a un altro gruppo politico – dice Matteo Ferretti, capogruppo di Fratelli d’Italia – Non ha senso a due mesi dalle elezioni. Poteva dirlo prima”.