“In tre anni non ricordo una sola proposta da parte di Anna Veronelli che potesse modificare l’azione politica a Como”.
Mauro Caprani non è uomo dai giudizi teneri. Non lo è mai stato. E difficilmente potrebbe esserlo nei confronti di una esponente storica del suo partito – Forza Italia – che se ne va malamente, sbattendo la porta e lanciando accuse agli ex colleghi.
Anna Veronelli ha mollato Forza Italia (ma non la presidenza del consiglio comunale) dicendo di non riconoscersi “in un partito che non sa più proporre soluzioni, che da troppo tempo non avanza proposte, ma rimane desolatamente comparsa inerme in una coalizione conflittuale”.
“Dico solo – replica Caprani, commissario provinciale di Forza Italia – che da quando ricopro questo ruolo, tre anni, non ricordo una sola proposta di sostanza da parte di Anna Veronelli che potesse cambiare la direzione dell’azione politica”. E ancora: “Mi sembrava più impegnata a propagandare la sua immagine attraverso il ruolo che ricopre, piuttosto che essere la madrina di un gruppo consiliare anche giovane”.
Come detto, Veronelli ha mollato Forza Italia, ma non la poltrona di presidente del consiglio comunale di Como, ottenuta anche in virtù dell’appartenenza alla maggioranza. Una decisione che Caprani commenta in modo lapidario: “È una scelta che attiene alla sensibilità politica e morale”.
Non sfugge, infine, come Veronelli abbia salutato gli ex compagni di Forza Italia a poche settimane dalle elezioni. C’è addirittura chi la immagina appoggiare il centrosinistra. “Nel caso in cui vincesse il centrosinistra a Como mi aspetto di vederla come capo di gabinetto del sindaco”, conclude Caprani. Che, all’inizio dell’intervista, aveva commentato la fuoriuscita di Anna Veronelli da Forza Italia con una sola parola: “Amarezza”.