Un fruscio anomalo o un movimento sospetto. L’esaminatore che chiede l’intervento delle forze dell’ordine. La perquisizione e la scoperta dell’immancabile kit del furbetto dell’esame della patente: auricolare, microcamera, modem con scheda sim o apparecchio simile.
Il copione in motorizzazione a Como è sempre lo stesso. E ad interpretare il ruolo del protagonista sono quasi esclusivamente uomini, immigrati provenienti da ogni parte del mondo, regolarmente residenti in Lombardia o anche in Piemonte. Comunque non in provincia di Como.
L’ultimo caso
L’ultima denuncia in ordine di tempo è di ieri mattina. A tentare l’esame della patente con il trucco è stato un 40enne afghano residente a Novara. Ben occultati aveva un alimentatore collegato con un filo a una microcamera che spuntava dall’asola della camicia, il modulo portatile attaccato al bicipite destro e il modem wi fi alla caviglia.
I precedenti
Venerdì scorso lo aveva preceduto un 35enne marocchino di Vimercate. Alla fine dello scorso anno, solo per fare qualche altro esempio, in una sola sessione erano stati scoperti e denunciati due nigeriani e un ghanese, un egiziano e di un altro ghanese in una prova precedente.
L’elenco delle denunce – il reato contestato è quello previsto dalla legge 475 del 1925, che punisce chiunque presenti opere di altri per superare esami o concorsi pubblici – si allunga di giorno in giorno.
I complici ignoti
Quello che manca sempre all’appello invece è il regista ignoto. Il suggeritore occulto che, tranquillamente seduto chissà dove, legge le domande tramite la microcamera e indica la risposta corretta al candidato. Difficile pensare all’aiuto gratuito – per quanto illecito – di un amico. Più naturale pensare, pur in mancanza di prove o elementi di conferma, a un sistema organizzato e, inevitabilmente, a una somma di denaro versata dagli aspiranti conducenti. Quando va bene, la pratica dell’esame di teoria è archiviata e il solito ignoto incasserà la somma pattuita. Quando va male, arriva la denuncia, con relativa procedura giudiziaria da gestire e la patente che slitta magari di qualche mese. Nessun problema per il regista di turno, che evidentemente non avrà grosse difficoltà ad individuare un nuovo attore al quale far interpretare il solito copione.