Stati generali della ristorazione a raccolta dal 3 al 6 aprile a Erba per RistorExpo, l’evento promosso da Confcommercio attraverso il braccio operativo di Lariofiere, che raccoglie le eccellenze del settore horeca.
La 24esima edizione brilla con i nomi di chef stellati del calibro di Carlo Cracco, che lunedì 4 aprile ritirerà il premio alla carriera, e Cristiano Tomei, ma non solo, presenti anche gli chef stellati del Lago di Como. Masterclass e show cooking accompagneranno gli ospiti alla scoperta delle nuove tendenze del settore. 200 gli espositori presenti che presenteranno le novità per il fuori casa.
Il tema RistorExpo 2022
Il tema scelto da Giovanni Ciceri ideatore di RistorExpo, per il 2022 è “L’enogastronomia del conforto”.
Anche quest’anno viene rispettato il format della manifestazione che abbina alle star ed ai trendsetter dell’enogastronomia, protagonisti di masterclass, convegni e focus, la presenza delle più importanti aziende fornitrici di attrezzature e servizi per la ristorazione e per l’accoglienza. Ad accomunare tutti gli interventi, il tema scelto per la 24^ edizione: l’Enogastronomia del conforto.
A raccontarlo è Giovanni Ciceri, ideatore e curatore della mostra: “Il cibo e, più in generale l’enogastronomia, hanno una funzione essenziale per gli esseri umani: mangiare e bere sono azioni indispensabili per il benessere e la conservazione del corpo e della mente.
Nel tempo il cibo ha acquisito significati più profondi che si allontanano dalla semplice funzione fisiologica andando ad abbracciare quella sociale. Infatti, oggi le scelte enogastronomiche hanno spesso a che fare con la socialità, con il piacere, con il senso di appartenenza e la convivialità.
Il cibo può avere una straordinaria funzione consolatoria, ma anche e soprattutto può divenire la tavola del conforto, della serenità dell’autenticità e tranquillità.
Tutto ciò ci riporta anche ovviamente alle origini, alla famiglia e all’infanzia; alle tradizioni che non si dimenticano. Letta dal punto di vista degli operatori, l’enogastronomia del conforto è una prospettiva. Infatti significa mettere al primo posto conoscenze e competenze, far prevalere la tecnica sulla tecnologia, recuperare il valore dell’autenticità e della cucina cucinata.
Significa tornare a domandarsi per chi si cucina e cosa. Insomma, attraverso la cucina, si vuole comunicare ed esaltare anche il concetto di ospitalità.”