E’ Como la seconda provincia lombarde nella classifica relativa alla capacità innovativa. E’ quanto emerge dall’ultimo report realizzato dall’Osservatorio IP Cube, attivo all’interno del Centro sull’Innovazione Tecnologica e l’Economia Circolare della LIUC Business School.
L’Osservatorio si avvale dell’Innovation Patent Index. E’ un indicatore che tiene conto di cinque insiemi di dati brevettuali: diversificazione, qualità, internazionalizzazione, tempo ed efficienza.
Como risulta al 2° posto per capacità innovativa dopo Milano e prima di Lecco. E’ invece 5° nella classifica relativa al numero di famiglie brevettuali. La provincia è sempre 5° per la capacità innovativa totale. I dati brevettuali sono relativi al periodo 2014-19 (i brevetti depositati negli ultimi 18 mesi non sono ancora disponibili perché coperti dal segreto legale).
Capacità innovativa: il caso Como
“La provincia di Como – spiega Raffaella Manzini, Direttore dell’Osservatorio, nonché della Scuola di Ingegneria Industriale della LIUC – brevetta soprattutto nell’area dell’arredamento e degli articoli domestici, ma anche in quella degli elementi ingegneristici”.
“L’ottimo piazzamento di Como – continua Manzini – ha tra le sue ragioni la presenza sul territorio di realtà come Sviluppo Como – ComoNExT SpA, Innovation Hub e incubatore di startup certificato dal Ministero dello Sviluppo Economico. Una realtà che vuole attrarre imprese innovative, trasferire innovazione sul territorio e favorire lo sviluppo di nuova imprenditoria grazie all’incubazione di startup. Più in generale, il “caso Como” dimostra come per avere buone performance di valore dell’innovazione sia importante, anzi fondamentale, non solo la presenza di un tessuto imprenditoriale vivace, ma di centri di propulsione, che stiano concretamente a fianco delle imprese e che lavorino anche sulla formazione e l’aggiornamento delle competenze”.
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