Profughi ucraini a Como. “Ad oggi, sono presenti in provincia di Como un migliaio di cittadini ucraini che hanno chiesto accoglienza” ha spiegato il prefetto Andrea Polichetti e ha aggiunto “la risposta del territorio è stata soprattutto nella forma di un’accoglienza di tipo privato”. Nel 23esimo giorno dall’inizio del conflitto tra Mosca e Kiev, la crisi umanitaria del popolo ucraino in fuga dalla guerra, si è inserita nel contesto di crisi sanitaria da Covid iniziata ormai due anni fa. Il territorio comasco si trova quindi a fronteggiare una nuova emergenza e cioè quella che riguarda l’accoglienza dei profughi.
Il supporto di Fondazione Cariplo
In supporto, Fondazione Cariplo ha destinato un contributo di 125mila euro alla fondazione provinciale della comunità comasca. L’intervento di Fondazione Cariplo si sviluppa su tre livelli di azione e prevede sia il sostegno a iniziative di accoglienza dei rifugiati nei paesi di confine con l’Ucraina, sia di progetti di accoglienza diffusi nei territori. “Ci stringiamo in questa rete di solidarietà con la consapevolezza che chi opera nelle reti, nelle istituzioni e nelle organizzazioni di Terzo settore sul territorio conosca a fondo le situazioni in cui vivono le persone nelle nostre comunità” hanno commentato Enrico Lironi, consigliere di amministrazione di Fondazione Cariplo, Mauro Magatti e Monica Testori, membri della Commissione Centrale di Beneficenza.
“In prefettura è stata istituita l’unità di crisi”
“Le difficoltà di carattere organizzativo”, ha sottolineato il prefetto “saranno risolte anche attraverso l’unità di crisi istituita in prefettura”. “Ad oggi, la criticità più rilevante- ha commentato – è rappresentata dal flusso di persone in fuga che speriamo non cresca in misura illimitata. L’auspicio infatti, è che la guerra finisca quanto prima” ha concluso.
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