Un giorno per ricordare le vittime del Covid. Il 18 marzo di due anni fa l’immagine delle bare di Bergamo sui camion dell’esercito. Oggi a Como, presso la stele Ascesa 2020 ai Giardini di Villa Geno, è stata celebrata la giornata nazionale in memoria di chi ha perso la vita a causa del coronavirus. “Vogliamo essere assolutamente certi di non dimenticare le persone” ha detto Mario Landriscina, sindaco di Como.
In provincia di Como, i morti sono stati oltre 2.500 (39.000 in Lombardia). All’indomani dell’allentamento delle restrizioni anti Covid annunciate dal Governo dunque, il pensiero va ancora una volta ai momenti più duri della pandemia. Nel bollettino quotidiano sulla diffusione del contagio infatti, i dati mostrano una situazione stabile in termini di pressione sugli ospedali seppur i nuovi positivi sono tornati a salire. “Non si tocca mai la realtà finché non ci tocca personalmente ma come comunità serve fare questa riflessione ogni giorno”.
E ha parlato di senso di comunità anche il prefetto di Como Andrea Polichetti. Dopo la crisi sanitaria infatti, la città si confronta con quella umanitaria innescata dalla guerra tra Russia e Ucraina. “Predisporre sul territorio un’accoglienza degna per chi fugge dal conflitto” ha sottolineato il prefetto “vuol dire dare valore alla vita”. Come è stato fatto di tutto per salvare le persone dal Covid serve fare di tutto per questa nuova emergenza” ha concluso.
Presente alla commemorazione anche il presidente dell’Ordine dei medici di Como Gianluigi Spata che commosso ha ricordato lo sforzo di chi in prima linea (anche mettendo a rischio la propria vita) ha combattuto contro il Covid. “Il lavoro svolto da colleghi, amici e lo sforzo di tutti cittadini per andare in una direzione unica è l’unico valore che possiamo trarre da questa tragedia” ha detto Spata.