Covid, casi in risalita. L’incidenza del Covid, in provincia di Como, è arrivata a quota 370 casi ogni 100mila abitanti. In tutta Italia si registra una brusca impennata di casi, con un aumento fino al 10% in due giorni.
Lo spiega all’Ansa Giovanni Sebastiani, matematico dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo “Picone”, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).
“I risultati dell’analisi dei dati dell’epidemia di SarsCov2 aggiornati all’11 marzo mostrano una rapida diffusione del contagio su tutto il territorio nazionale“, spiega l’esperto. “Frena la discesa la curva dei decessi e quella degli ingressi giornalieri in terapia intensiva, e l’analisi delle differenze settimanali indica che quest’ultima curva dovrebbe iniziare a crescere già dal 12 marzo“. Ossia, da oggi.
Dati, questi che trovano riscontro nell’analisi dei dati provinciali. Ancora Sebastiani: “La grande velocità di diffusione, seppure al momento non descrivibile e quantificabile attraverso un modello esponenziale, e i dati del sequenziamento della Omicron fino al 9 marzo, suggeriscono che si tratti di una sotto-variante della Omicron. Ulteriori dati di sequenziamento saranno utili per validare o rigettare questa ipotesi”.
Secondo il matematico, tra le altre possibili cause si può includere “la rigidità di quest’ultima parte dell’inverno e l’allentamento delle misure restrittive, come l’obbligo della mascherina all’aperto”, oltre a un generale e comprensibile rilassamento, che tuttavia andrebbe evitato. sia per gli effetti diretti che induce, ma anche per quelli indiretti risultanti in un generale rilassamento, che è comprensibile, ma che andrebbe evitato“.
Omicron e le relative sottovarianti portano a sintomi più deboli, specie nei vaccinati, ma – ricorda Sebastiani – “la sua grande diffusività permette che vengano raggiunti soggetti fragili, col risultato che la scorsa settimana abbiamo avuto in media circa 190 decessi al giorno”.