I profughi ucraini in provincia di Como sono passati da 200 a 300 in un solo giorno. Tante sono infatti le persone in fuga dalla guerra che si sono già registrate sul portale della Prefettura. Ma probabilmente molte altre sono arrivate sul Lario.
Le iniziative del Comune in aiuto ai profughi ucraini
E’ quanto emerso oggi a Palazzo Cernezzi durante la presentazione delle iniziative messe in campo dall’amministrazione comunale per affrontare l’emergenza. Prima tra tutte, spiega il sindaco Mario Landriscina, la costituzione di un gruppo di lavoro. Il tavolo è composto dai servizi sociali comunali, dalla Protezione civile, dalla Polizia locale, dal Centro Servizi per il volontariato, dalla Caritas e della Croce Rossa, in grado di affrontare l’arrivo dei profughi, soprattutto madri con bambini, disabili e anziani, ma anche minori non accompagnati.
Il sindaco Mario Landriscina
“La popolazione degli ucraini residenti in città è superiore alle 500/600 unità -spiega il sindaco-. Questo vuol dire che hanno portato in città la loro attività, hanno sostenuto delle esigenze del territorio e che naturalmente diventeranno un catalizzatore per i loro cari, i loro parenti i loro conoscenti che tenderanno a venire qui”.
Da oggi è attivo il portale welfarecomo.it dove potranno rivolgersi sia i cittadini che desiderano mettersi a disposizione per l’emergenza sia i profughi ucraini che troveranno le indicazioni anche nella loro lingua.
Sono molti infatti i comaschi che si stanno mettendo a disposizione per poter accogliere le persone in fuga dalla guerra, molte anche le iniziative di solidarietà per aiutare la popolazione colpita dalla guerra.
La Caritas, raccolti e donati 50.000 euro
“Abbiamo immediatamente raccolto l’invito di Caritas Italiana di avviare una raccolta territoriale -commenta Massimiliano Cossa, Direttore della Fondazione Caritas-. Una parte di questi fondi sono già stati inviati alla Caritas Italiana, i primi 50.000 euro, per portare la solidarietà direttamente alle popolazioni colpite. Le indicazioni però ora sono di utilizzare questi fondi anche sul territorio per aiutare i profughi che arriveranno nel Comasco”.